Mario Monteverdi
I maestri ideali di Dovilio sono indubbiamente i grandi surrealisti del passato Hieronymus Bosch e Pieter Bruegel il Vecchio; ma i temi che egli tratta non solo sono di sempre, ma si ripropongo con terribile attualità e con altrettanto ossessiva ricorrenza.
Perciò quella del giovanissimo artista piemontese non è una visione ancorata al passato, bensì una cronaca interiore che si colora di angosciosa ironia, di sconvolgente sarcasmo. La sua sapienza disegnativa è persino sconcertante e fa presagire soluzioni sempre più ardite, corroborate da quel senso d’aggressività che ne contraddistingue il dissacratorio operato.
Ma mentre contesta una civiltà, Dovilio ne esalta le grandj tradizioni espressive.
MARIO MONTEVERDI, 1977.
-Critiche:
- Franco Passoni
- Giovanni Faccenda
- Lucia Toesca
- Mario Monteverdi
- Monica Mantelli Nucera
- Paola Gatti
- Pino Farinotti
-Vittorio Sgarbi